La partita della stagione della seconda divisione femminile si disputa a Lissaro tra Alì Mestrino e Wurbs Oderzo.
Si fronteggiano le favoritissime giocatrici di Menin e le uniche avversarie che possono ostacolarne la cavalcata verso la vittoria del campionato.
La prima partita, ad Oderzo, era arrivata troppo presto per le opitergine che dovevano ancora cominciare ad allenarsi assieme, ma in questa fase del campionato le formazioni in campo possono esprimere il loro meglio.
Veniamo alla partita che, come sempre in queste occasioni, ha dei risvolti psicologici importanti: le opitergine sbagliano le prime quattro conclusioni mentre le padrone di casa vanno a segno due volte, poi avviene quello che il pubblico trevigiano sperava, la squadra di Oderzo impone le sue giocate ed è ben messa in difesa.
Risultato 5 a 7 per le ospiti e sembra che il bandolo del gioco abbia un padrone, ma così non è, perchè salgono in cattedra gli arbitri che lasciano le opitergine in quattro in campo.
Ovvio ed efficace il recupero del Mestrino che, con la sua velocità e le sue ali, fa un break decisivo di 10 reti.
Dopo il blackout le ospiti si rifanno sotto ma sbagliano troppe conclusioni dai sei metri e un rigore, e prendono perlomeno cinque pali.
Contro Mestrino non si può!
Primo tempo 18 a 12.
Secondo tempo che inizia come è finita la prima frazione di gioco: continuano gli errori delle opitergine, sicuramente condizionati dall’ottima difesa della padrone di casa e spesso causati da insicurezza e tensione, e si prosegue ad alti e bassi con Mestrino che, comunque, fa la partita e dimostra di meritare il primato.
Ottime azioni in velocità di Losco e compagne, ottime parate di Moretti, ottima la gestione di Menin che, alla prima avvisaglia di recupero, chiama Time Out ed interrompe il ritmo.
Cercando di esaminare obiettivamente la partita si può sicuramente dire che le opitergine, per poter impensierire le gialle di Mestrino, devono ancora lavorare molto su collaborazioni e velocità.
Con qualche errore in meno, una maggior determinazione nel prendersi responsabilità, ed anche con un po’ di fortuna in più, il divario potrebbe comunque essere inferiore.
Alla fine, 29 a 23, baci ed abbracci in campo, e onore alle vincitrici, Losco, Nichifor e Moretti su tutte.