WURBS ODERZO – OLIMPICA DOSSOBUONO 33-3 (17-0)
Oderzo: Biondo 3, Bordignon 1, Celante (p), Gattel (p), Moro 9, Paraschiv A. 5, Paraschiv S. 1, Piccoli 1, Radice 8, Uliana 4, Vitale 1, Zoryanska. All. Reghellin Andrea
Dossobuono: Bollaretto, Bosco (p), Bujor-Zameir, Caldana, Masotto, Radulescu, Targa 2, Zorzella, Goldoni, Mirandola 1. All. Zanette Laura – Manfredini Marìka
Arbitro: Politano
Ampia vittoria prevista sulle giovani inesperte veronesi che nella prima frazione non riescono a segnare nemmeno una rete. Per le opitergine un buon allenamento e l’occasione per provare alcune novità tattiche.
I primi cinque minuti di gioco sono sonnolenti, tanto che Oderzo sbaglia almeno quanto Dossobuono. La prima rete è di Moro (miglior realizzatrice con 9 reti), ma la gioia per tutti è la prima rete assoluta per Giada Bordignon per il 4-0 (7′). Per tutto il primo tempo la difesa opitergina protegge Gattel nei migliori dei modi, mentre tra contropiedi e buone giocate il punteggio lievita. Sul 10-0 (15′), Oderzo opta per provare per la prima volta la soluzione del power-play togliendo il portiere e inserendo un doppio pivot. La mossa consente un ulteriore allungo e la prima frazione si conclude sul 17-0.
Nella ripresa al gol opitergino, risponde Dossobuono con la prima rete (18-1 al 27′). Oderzo opta per un’ampia rotazione inserendo stabilmente tutte le “piccole” a referto che, ben guidate da Radice e Biondo, trovano la rete con Piccoli Ginevra (2006) e Paraschiv Sara (2008). Uliana poi, schierata in posizione centrale, si prende numerose soddisfazioni con belle azioni individuali e quattro reti. Al 40′ il risltato è sul 24-1. Nel finale Dossobuono segna un paio di reti che rende meno amaro il punteggio finale (33-3).
“Non era chiaramente una gara che poteva impensierirci, ma tolti i primi minuti di gioco. le ragazze hanno sostanzialmente ben interpretato le fasi di gioco, Sono contento per i gol delle piccole, che in allenamento sono sempre così disponibili a sacrificarsi per le compagne, ed in un’occasione come questa meritavano delle gioie personali”
by Ceghe