Si è svolto da venerdi 22 a lunedi 25 aprile uno stage della nazionale femminile under 17. Un primo incontro con una larga convocazione in cui con grande onore nostro e delle nostre atlete, ben 4 erano le opitergine presenti. Ci fa piacere sentire le loro opinioni qualche giorno dopo l’evento.
Erika Bigolin “penso sia un’esperienza di quelle che non dimentichi facilmente, un’occasione importante di crescita personale. Ho fatto nuove conoscenze, nuove fantastiche amicizie e ne esco con la consapevolezza di aver formato una grande famiglia. So che anche se non tutte verranno scelte, noi continueremo a tenere i rapporti e a sentirci perché, anche in pochi giorni, abbiamo legato tantissimo.
Pallamanisticamente parlando ho accresciuto anche li il mio bagaglio tecnico-tattico, ho imparato nuove cose ad esempio alcuni dettagli sulla difesa (un mio punto debole) e ne ho perfezionate altre.
Esperienze di questo genere non sono per tutti, vanno meritate, guadagnate con i propri sforzi e con il lavoro fatto negli anni precedenti, e certamente è un’opportunità da non sprecare e soprattutto da non sottovalutare. Come detto prima, non tutte verremo scelte ma per questo non bisogna abbattersi, bisogna continuare a sperare di avere nuove occasioni e di crescere personalmente. Per quanto mi riguarda, anche se non dovessi passare a questo primo stage, sono lo stesso felicissima di com’è andata e soddisfatta per quello che ho dimostrato in campo e mi impegnerò per guadagnarmi future nuove possibilità”
Alessandra Carrer “durante tutto il viaggio d’andata ero molto in ansia soprattutto perché non sapevo cosa mi aspettava una volta arrivata lì. Fortunatamente ero in camera con delle mie amiche quindi tutto è stato più facile. I giorni passati a Chieti sono stati un miscuglio di emozioni, l’ansia prima di un allenamento o una partita che si trasformava in grinta e subito dopo in soddisfazione, le risate con le altre, il dispiacere e l’amaro in bocca nel sapere che l’ultimo giorno non avrei potuto partecipare per un dolore al ginocchio. È stata un’esperienza che mi ha dato tanto, sia sotto il punto di vista dell’atleta, sia come persona. Ovviamente sarebbe bello riuscire a far parte della squadra della nazionale, ma se mi selezioneranno ancora bene, altrimenti mi sono divertita e sono cresciuta, ho conosciuto persone e allenatori fantastici, ma sopra ogni cosa so di aver fatto il possibile”
Anna Carrer “Commentare la mia esperienza a Chieti non è certo facile in poche parole; per raccontare tutto dovrei partire dal momento in cui il mio allenatore ha comunicato a me e alle mie compagne Erika, Rachele e Alessandra la convocazione: da quella sera dentro di me c’è stato un susseguirsi di emozioni. Dall’incredulità iniziale fino alla gioia nel momento di partire. Quando sono entrata ne “La casa della pallamano” la sensazione di non essere all’altezza mi ha riempita di ansie, ma da subito gli allenatori ci hanno tranquillizzate tutte, in quel ambiente, chiaramente competitivo, ma sereno e stimolante posso dire di avercela messa tutta. Qualunque sia il risultato di questa selezione, da Chieti mi sono portata a casa un pò più di esperienza pallamanistica e soprattutto tante nuove amiche”
Rachele Di Fede “è stata una bellissima esperienza, ho conosciuto molta gente nuova, mi sono divertita con tutti, ma soprattutto ho imparato qualcosa di nuovo. Tutte i tecnici presenti avevano qualcosa da insegnarti. Allenarsi con tutte queste atlete, le migliori d’Italia della nostra categoria, è stato oltremodo stimolante. Il palazzetto poi, con il campo dedicato solo alla pallamano, ha reso tutto più speciale. È proprio la Casa della Pallamano. Personalmente spero ovviamente in altre convocazioni future, ma in ogni caso questa sarà sicuramente un’esperienza che non dimenticherò mai”