PALLAMANO ODERZO – GUERRIERE MALO 21-15 (12-8 p.t.)
Oderzo: Di Fede (p), Habli 1, Lorenzon (p), Sabiry 5, Vivan (p), Carrer An. 6, Bordin 3, Gocco A, Tomasella 2, Benhatit 4, Pasinato (p), Gosav, Cojocaru, Gabatel, Scapin, Simonaggio. All. Reghellin Andrea
Malo: Guzzetta (p), Mantese, Nicolin 4, Cortian 1, Spagnolo 2, Zuin, Mendo, Campana 1, Girotto 1, Fumis 3, Pietribiasi 1, Artuso, Dal Molin 2, Lucchetta, Borinato. All. Koureta Alexander
Arbitro: Di Dio
Gara che rimane in equilibrio per un quarto d’ora, grazie ai tanti errori al tiro delle opitergine. Una volta sbloccato, Oderzo pian piano scappa via e controlla la partita
Inizio incontro come detto equilibrato con sorpassi e controsorpassi come in una pista di go-kart, senza che nessuna delle due squadre prenda il largo (5-5 al 16′). Reghellin decide di spronare la squadra con un time-out, anche se una forte forma di afonia lo limita molto. Le ragazze riescono comunque a capire e rientrano con maggior convinzione al tiro, tanto che il parziale negli ultimi dieci minuti sono un eloquente 7-3 (12-8 al 25′)
I primi cinque minuti della ripresa sono quasi perfetti. La difesa è impenetrabile, ma il miglioramento maggiore è in attacco dove buone azioni in velocità portano a tiri con alta percentuale di realizzazione. Il nuovo parziale è di 5-0 (17-8 al 30′). Oderzo opta per l’inizio dell’ampia rotazione che porterà in campo tutte le componenti della panchina. Da registrare anche l’ennesimo esordio nelle ultime settimane, stavolta è il turno di Cojocaru Stefania, ultima arrivata nella nostra grande famiglia. Malo ne approfitta per un piccolo recupero (17-11 al 38′) ma LaCruz Oderzo però ne ha di più e spinge forte fino al massimo vantaggio (20-12 al 45′), per poi concedere alle ospiti la possibilità di rendere il divario finale meno pesante
Reghellin “Sono soddisfatto di questa gara. Ogni atleta ha dato il suo contributo, anche se qualcuna ha ancora ampi margini di miglioramento, anche a breve tempo. Sostanzialmente siamo sempre stati in controllo della gara. Personalmente non è stato facile guidare la squadra senza le mie consuete urla, ma con l’aiuto di dirigenti e delle atlete, tutto ha funzionato al meglio“
ceghe