Sabato con gli U11 abbiamo partecipato ad un torneo internazionale in Croazia.
Dopo una giornata così viva e piena di stati d’animo diversi, ho pensato di chiedere ai nostri atleti di mettere per iscritto le loro emozioni, alle quali si sono aggiunte delle riflessioni di alcuni genitori.
Alla fine ne è uscito questo collage di autentica sincerità.
Ieri in Croazia mi sono divertito molto. Ho visto giocare gli avversari e ho imparato molte cose utili per vincere che, essendo portiere, non posso fare.
È stato bello imparare lo stile di gioco dei croati e molte tecniche di gioco che noi non sapevamo.
Tommaso T.
È stata una giornata intensa, molto faticosa e molto deludente…ma abbiamo imparato a confrontarci ancora una volta con chi è più forte sia fisicamente che tecnicamente.
Lorenzo M.
È stata una bellissima giornata anche se i risultati non sono stati molto belli.
Abbiamo fatto tante ore di pullman ma ne è valsa la pena perché ci siamo divertiti tanto.
Speriamo di fare altre esperienze simili perché ci fanno crescere.
Simone N.
Ieri è stata una giornata bellissima! E mi sono divertito un sacco, anche se abbiamo perso.
Mi sono emozionato a giocare in porta contro le squadre croate che erano molto forti e un giorno spero di essere forte come loro. 💪💪
Joi F.
La palla secondo me era troppo morbida e scivolosa, però è stato bello poter giocare in Croazia con i miei amici.
È stato bello anche il panorama visto dalla corriera.
Gabriel N.
Alzataccia alle 4:00. Già dalla prima partita i nostri avversari ci hanno fatto capire la loro superiorità. Subito si è visto quello sguardo tipo “oh mio Dio” – “panico-panico-e adesso cosa faccio?”
Alcuni dei nostri giovani atleti erano visibilmente provati. Ma superato il primo scoglio, quello più tosto, si sono rialzati e…ci hanno messo il cuore.
Hanno subito in poche ore un allenamento “strategico-tattico-esperienzi
Si sono emozionati, divertiti, scoraggiati, rialzati.
Stanchi si, ma felici di portarsi addosso una esperienza così particolare.
Grazie Valter!
Lucia
Abbiamo aspettato con tanto entusiasmo questo torneo di Cavle, per alcuni di noi l’anno scorso è stata una esperienza ad alto livello, ma questa volta eravamo carichi sapendo a cosa andavamo incontro, ce l’abbiamo messa tutta, ci siamo divertiti ma non siamo del tutto soddisfatti, viste le nostre capacità, perché il mondo è diverso e le persone idem, ma noi nella vittoria o nella sconfitta non ci arrenderemo mai.
Sergio F.
Oggi è stato un bel giorno, anche se mi sono alzato alle 04:00, è stato divertente: il viaggio in pullman, andare in un altro paese, cercare di parlare con gli altri ragazzi croati, fare il tifo per i miei compagni, giocare tra una partita e l’altra, insomma, vorrei rifarlo.
Manolo S.
Sabato 30/03 ore 5,30 partenza in pullman direzione Cavle Croazia, a parte le facce assonnate i ragazzi sono già carichi per una bella giornata di sport, pallamano, lo sport che hanno, loro deciso di praticare!
Chiacchierando con gli altri genitori ho scoperto che come me anche loro sono arrivati alla pallamano quasi per caso, e si sono innamorati di questo sport, accompagnano e partecipano molto volentieri alle partite dei propri figli, supportandoli con un grande tifo.
Ore 16.30 rientro, torneo terminato con un solo pareggio e resto tutte sconfitte.
Malgrado ciò i ragazzi hanno giocato bene contro, devo dire, dei ragazzi molto più allenati a questo tipo di tornei (tempo unico di 8 minuti, pallone leggero). Comunque di certo abbiamo fatto passi da gigante rispetto l’anno scorso, tutti si sono impegnati al massimo, e anche un po’ di più, rispetto alle proprie possibilità, mettendocela tutta in campo, compresi i più “giovani” new entry della stagione.
Ho visto lacrime alla fine, volevano assolutamente vincere almeno una partita, ma purtroppo non è andata così. Pazienza abbiamo consolato i nostri ragazzi che sicuramente hanno arricchito il loro bagaglio di esperienze.
Ho visto atleti che malgrado la lingua hanno cercato di parlare e giocare insieme fuori dal campo, quindi anche oggi lo sport ha vinto, unendo e facendo divertire tanti ragazzi.
Felici della medaglia consegnatagli sono ritornati i sorrisi e adesso in pullman hanno il meritato riposo.
Michele Faccin
In Croazia mi sono sentito coraggioso ma anche forte perché ho appena affrontato una squadra molto forte e ci hanno battuto con un 5 punti. Poi quando siamo andati in pullman quasi tutti bambini facevamo casino e siamo sentiti bene.
È stata una bella gita, ma anche una bella lezione di pallamano. Ma io non vorrei mai più giocare con quelle palle perché non si impugnano bene ma però è stato davvero davvero bello.
Gabriel R.
È stato bello e faticoso, una bella esperienza da aggiungere a quella dell’anno scorso.
E stato bello vedere i nostri miglioramenti anche se purtroppo non siamo riusciti a vincere nessuna partita.
Abbiamo visto come giocano a pallamano in Croazia.
Mi è piaciuto trascorrere tutta la giornata con i miei compagni, l’unica cosa brutta che questo è stato l’ultimo torneo under 11 in Croazia
Alessio F.
Come avete potuto leggere a questi ragazzi non manca il dono dell’obbiettività.
Nel loro pensiero la parola sconfitta non è una parola negativa, ma solo il contrario di vittoria.
by Valter Noris
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