CELLINI PADOVA – NUTRILEYA ODERZO 18-30 (8-17 p.t.)
Cellini: Nefzi (p), Bergamasco 1, Okorie A, Bebli, Rettore 1, Bellini, Pasere J, Pasere B. 9, Flesca 1, Okorie I. 6, Vasile (p). All. Antolini Francesca
Oderzo: Lorenzon (p), Bordin 3, Gobbo, Tomasella 4, Paraschiv 12, Benhatit 6, Cardas, Pasinato (p), Gosav 1, Cojocaru, Scapin, Sirbu 4, Vivan (p). All. Reghellin Andrea
Arbitro: Fabbian
Ultima gara del girone d’andata (di un campionato con 2 andate e 1 ritorno) che vede Oderzo capolista sfidare in trasferta la seconda in classifica Cellini Padova. Una vittoria significherebbe primo posto solitario davanti a Malo e Cellini stesso. Dopo una prima parte di partita in equilibrio, le trevigiane rompono gli indugi, allungano e poi controllano nella ripresa
Parte meglio la Nutrileya Oderzo (1-3 al 6′). E ancora con alcune buone giocate il vantaggio diventa di tre reti (2-5 al 10′). Una sospensione e alcune ingenuità vengono sfruttate dalle padovane che si riportano sotto (4-5 al 12′). Oderzo con una maggiore aggressività difensiva mette in difficoltà Padova e con rapidi contropiedi alternati a buone giocate offensive, realizzano un parziale mortifero di 1-10 che segna inesorabilmente la gara (5-15 al 23′). Un pò di rilassamento e qualche cambio delle ospiti, permette a Cellini di rosicchiare un gol e chiudere la frazione sul 8-17
La ripresa vede un Oderzo in controllo ma poco brillante. Nonostante questo raggiunge il +11 (12-23 al 32′). Reghellin non è soddisfatto (quando mai lo è?) e chiama il suo primo time-out per cercare di dare un pò di idee di gioco. Le ragazze raggiungono il massimo vantaggio (14-26 al 35′). I vari cambi su entrambi i fronti riducono le capacità realizzative e l’ultimo quarto d’ora si gioca in equilibrio fino al 18-30 finale
Reghellin “C’era anche oggi un pochino di tensione, vista la posta in palio. Ieri avevo avvisato le mie ragazze al termine di un allenamento fatto con poca concentrazione. E oggi si sono viste in campo le conseguenze. Dobbiamo sempre affrontare le gare con attenzione ma serenità, consapevoli delle nostre qualità tecnico-tattiche“