U15M. CONTRO IL VENEZIA NON È BASTATO UN OTTIMO ATTACCO

CUS Venezia vs Pallamano Oderzo : 34 – 30 (p.t. 22 – 16)

CUS Venezia: Andreotta 9, Bergamasco 5, Cappelletti 4, Cazzago P., Giorni 1, Palermo, Piazzon, Raimundo 2, Rossi 5, Guerra 1, RubinDe Cervine 1, Zanon Croze 6, Cazzago F.
Allenatore: Varponi

Pallamano Oderzo: Altakrouri, Battistella 1, Boscariol 8, Casonato, Cella 2, Collodel 7, Dario 4, Dal Pos, Lunardelli, Ologu1, Ombrelli, Pujatti 6, Vidotto 1.
Allenatore: Brakocevic

Partita importante quella contro il CUS Venezia, avversario sempre temibile che occupa i piani alti della classifica, mentre i pari età opitergini stentano a decollare.
Il risultato finale purtroppo riflette il pronostico sulla carta, in apparenza senza sorprese, ma non spiega il livello di gioco espresso dai nostri ragazzi.
L’Oderzo adotta ancora una volta schemi offensivi efficaci, manda a segno più giocatori [ben 9 su 12], che con la loro velocità riescono ad approfittare degli spazi lasciati dagli avversari.
Non altrettanto valida la difesa, che non riesce a imbrigliare i veneziani: lo schema 3-2-1 viene spesso aggirato, mentre il 4-2 non funziona perché i due attaccanti da marcare a uomo sono troppo prestanti fisicamente per poter essere fermati.
Così i veneziani chiudono il primo tempo in vantaggio 22 a 16 e nella ripresa allungano ancora il passo, portandosi a +9 dopo soli 8 minuti [28-19].
La partita sembra destinata a chiudersi con una sconfitta pesante per l’Oderzo, ma Coach Brakocevic non demorde e ordina ai ragazzi di applicare il classico 6-0.
È la soluzione giusta contro il Venezia, peccato non averla trovata prima, ma bravo Mister per averci provato: da quel momento i padroni di casa realizzano solamente 4 reti su azione in 17 minuti, contro le 11 dell’Oderzo.
Questa è la capacità offensiva della nostra squadra, all’altezza dei migliori attacchi del campionato: al netto dei rigori, le reti su azione di CUS e Oderzo sono esattamente pari, 28.
Alla fine i due punti in palio vanno al CUS Venezia, ma come dice qualcuno più famoso di me (Mike Tyson), l’unica cosa negativa della sconfitta è non imparare niente da essa.Oggi abbiamo la conferma che l’attacco è sulla strada giusta, mentre la difesa deve sapersi adattare all’avversario e deve esprimere l’aggressività senza essere fallosa: 4 sospensioni per due minuti e ben 6 rigori [tutti realizzati dal cecchino veneziano] sono forse un po’ troppi, possono fare la differenza tra una sconfitta e una vittoria.
A proposito di rigori, l’Oderzo ne ha conquistati 5, ma ne ha realizzati solo 2: anche questo è uno spunto di miglioramento.
Sempre forza ragazzi!
by Andrea Pujatti