PF CASSANO MAGNAGO – VOLKSBANK ODERZO 36-23 (15-8 p.t.)
Cassano: Cassani, Tchagba 1, Chianese, Comerio 2, Gozzi 6, Piatti (p), Laita 2, Zanellini 2, Brogi, Macchi 3, Ponti 1, Zizzo 9, Milan G. 10, Milan A. (P), Pedrazzi. All. Onelli Salvatore
Oderzo: Di Fede (p), Biondo 1, Sirbu 2, Lorenzon (p), Dipalma, Sabiry, Bigolin 6, Piccoli 6, Lapo, Carrer An. 3, Gobbo, Tomasella 1, Paraschiv S. 2, Carrer Al. 2. All. Reghellin Andrea
Arbitri: Corioni-Falvo
Un Oderzo irriconoscibile quello sceso in campo nella prima gara dell”under 20 contro il forte Cassano. Una pallamano pasticciata quella proposta dalle trevigiane contro cui le padrone di casa, fatto salvo i primi dieci minuti di studio, hanno avuto vita molto, troppo facile
Segna per primo Cassano (1-0 al 1′). Passano quattro minuti per vedere il pareggio ospite (1-1 al 5′. Nel mezzo tanti errori da entrambe le parti. Prova ad allungare Cassano (3-1 al 11′), risponde Oderzo (3-2 al 12′). Al 14′ c’è ancora partita (5-3) ma un parziale di 3-0 costringe Reghellin al time-out (8-3 al 16′). Non cambia nulla, Oderzo sparisce dal campo e le padrone di casa scappano via (11-4 al 22′). Un finale di tempo quantomeno sufficiente permette alla Volksbank Oderzo di mantenere il distacco invariato (15-8 al 30′)
Si spera in una reazione nella ripresa, e Oderzo va a segno (15-9 al 31′), ma una rondine non fa primavera e infatti Cassano allunga (18-9 al 33′). Ancora qualche minuto e le lombarde si portano al massimo vantaggio (22-11 al 38′). Cassano e Oderzo operano entrambe qualche cambio. La gara si fa equilibrata con le padrone di casa tranquillamente in controllo ma trevigiane che almeno trovano con maggior costanza la via del gol. Il divario quindi rimane sostanzialmente inalterato fino al (29-21 al 53′). Per Oderzo entrano le ultime risorse dalla panchina e Cassano ne approfitta per un piccolo allungo finale (36-23 finale)
Reghellin “Delusione totale. Avevamo parlato in settimana di come affrontare queste gare, difficili ma in cui avremmo dovuto giocare al nostro meglio per uscire dal campo a testa alta, e avendo in ogni caso imparato qualcosa. Purtroppo oggi non c’è nulla da salvare”